Una guida su come combattere la ritenzione idrica, problema comune a molte persone, soprattutto donne. Analizziamo le cause, i sintomi del disturbo per poter individuare i rimedi più efficaci per combatterla, da quelli naturali ai trattamenti estetici.
Per combattere la ritenzione idrica occorre individuare e correggere tutta una serie di cattive abitudini, che vanno da una scorretta alimentazione all’ eccessiva sedentarietà, che favoriscono il ristagno dei liquidi nell’organismo, obesità, cellulite. Non basta, infatti, per eliminare il disturbo, agire su un solo fronte ma occorre agire su tutto lo stile di vita.
Come per ogni disturbo, anche per la ritenzione idrica, per poterla prevenire e contrastare è necessario conoscerla e, prima di esaminare qualsiasi tipo di rimedio possibile, è necessario individuarne con precisione la causa. Solo cosi si potrà agire in modo mirato ed eliminare il problema alla radice.
La ritenzione idrica è un disturbo che colpisce numerose persone per lo più donne, e consiste nella tendenza a trattenere i liquidi nell’ organismo. Normalmente, questi liquidi in eccesso tendono a depositarsi nelle zone del corpo dove è maggiore l’accumulo di grassi, ovvero cosce, addome e glutei.
L’aver definito la ritenzione idrica come un disturbo, e non come un semplice inestetismo, dipende dal fatto che la presenza di liquido superfluo nell’organismo fa ristagnare anche numerose tossine che possono alterare il metabolismo. Si tratta, quindi, di un fenomeno che, oltre a danni estetici come la cellulite, può a lungo termine provocare anche danni alla salute, come l’insufficienza renale.
Per determinare se vi è ritenzione idrica nell’organismo esiste un test detto bio-impedenziometrico che determina la distribuzione dell’acqua corporea, ovvero quanta acqua è presente nelle cellule e quanta invece tra gli spazi interstiziali (tra le cellule). |
Normalmente il 50% dell’acqua presente nell’organismo è contenuta all’interno delle cellule, mentre il 20% tra gli spazi intercellulari. Quando tali percentuali risultano alterare si è in presenza di ritenzione idrica.
Ciò che in sostanza causa la ritenzione idrica è uno squilibrio che si viene a creare tra la quantità di potassio contenuta nelle cellule e la quantità di sodio presente invece nel liquido che circola intorno alle cellule, anche detto liquido interstiziale. Lo scambio tra i due minerali è regolato da una pompa sodio-potassio che si trova nelle membrane cellulari è che mantiene la giusta concentrazione. Quando questa viene alterata, i liquidi si accumulano tra le cellule causando gonfiori, edemi.
Tale squilibrio può essere dovuto a:
cause genetiche,
squilibri ormonali,
cattive abitudini alimentari,
stile di vita eccessivamente sedentario,
assunzione di determinati farmaci come antinfiammatori, cortisone o antistaminici,
abuso di alcool fumo ed altre sostanze dannose per l’organismo.
patologie quali l’insufficienza cardiaca, l’insufficienza renale, ipertensione, patologie epatiche.
Una volta individuate quelle che possono considerarsi le cause che provocano questo disturbo si può decidere di agire. Naturalmente la scelta del rimedio deve essere consequenziale alle cause.
Di seguito riportiamo, quindi, i possibili rimedi per eliminare i liquidi in eccesso provocati da quelle che sono le cause più comuni in assenza di patologie di base.
Seguire una dieta sana costituisce senza dubbio un ottimo punto di partenza per prevenire la ritenzione idrica.
Non è necessaria una dieta strutturata con tabelle che indicano giorno dopo giorno cosa e quanto mangiare, ma bisogna cercare di seguire con regolarità un'alimentazione sana che aiuti il corpo a non accumulare liquidi.
Le regole base di una dieta possono essere riassunte in tre punti fondamentali:
Ridurre quanto più possibile le quantità di sodio assunte nell’arco della giornata, il che vuol dire non solo limitare il sale usato per condire i cibi, sostituendolo magari con aromi e spezie, ma anche ridurre il consumo di alimenti confezionati che contengono consistenti dosi di glutammato di sodio largamente utilizzato nell’industria alimentare come addtivo
Bere minimo un litro e mezzo d’acqua al giorno a cui si possono aggiungere anche succhi di frutta, meglio se non zuccherati, o tisane magari a base di pompelmo, mirtilli, ecc..
Seguire una dieta bilanciata che assicuri il giusto apporto di nutrienti di vitamine e minerali quali calcio, ferro e soprattutto sodio e potassio che insieme regolano la concentrazione dei fluidi intracellulari ed extra-cellulari.
Gli alimenti consigliati.
Frutta e verdura: in particolar modo quella contenente acido ascorbico ovvero una vitamina che contribuisce a proteggere i capillari, meglio conosciuta con il nome di vitamina C; gli alimenti contenenti questa vitamina sono in particolar modo frutti freschi come agrumi, ananas e ortaggi freschi come il cavolfiore, i pomodori, i peperoni in e verdure a foglie verdi ed a foglie larghe.
Alimenti ricchi di fibre: bisogna assumere buone dosi di alimenti ricchi di fibre, come pasta, riso, cereali integrali, questi, infatti, sono indispensabili in qualsiasi tipo di dieta disintossicante, al fine di assicurare una buona regolarità intestinale ed evitare gonfiori e ritenzione idrica, in particolare nella zona addominale.
Acqua: sebbene non sia un vero e proprio alimento è bene sottolineare l’importanza di un altro elemento ovvero l’acqua, mantenere l’organismo sempre perfettamente idratato è un principio basilare per riuscire a contrastare la ritenzione idrica in modo naturale.
In linea di massima è consigliabile evitare le carni rosse e privilegiare invece il pollame ed il pesce che essendo meno grasse rientrano a pieno titolo nella lista degli alimenti drenanti.
Alimenta da evitare.
Sale: è forse uno dei principali responsabili della ritenzione idrica ecco perchè per contrastarla bisognerebbe cercare di non salare troppo le pietanze preferendo altri tipi di condimenti come le spezie etc..Vanno inoltre evitati cibi molto salati come gli insaccati, i formaggi, le patatine fritte, le arachidi salate.
Puoi approfondire benefici e controindicazione del sale.
Bevande alcoliche o gasate come aranciata, coca cola, soda o aperitivi.
Uno degli strumenti più efficaci per cercare di contrastare la ritenzione idrica è senza dubbio cercare di seguire uno stile di vita sano e migliorare alcune cattive abitudini dannose per l’organismo in generale, che peggiorano il disturbo del ristagno dei liquidi:
Evitare fumo, l’abuso di alcool, ecc.
Evitare di utilizzare tacchi alti, in quanto ciò incide sulla circolazione sanguigna e linfatica soprattutto a livello delle gambe.
Per lo stesso motivo di cui sopra evitare anche abiti troppo stretti.
Evitare di rimanere in piedi troppo a lungo senza muoversi.
Evitare di abusare di farmaci e caffè.
Dormire regolarmente 8 ore a notte.
Quando si sta stesi cercare di tenere le gambe sempre più alzate rispetto al resto del corpo; per fare ciò è possibile posizionare un cuscino sotto il materasso all’altezza dei piedi.
Come già accennato nei punti precedenti, l’alimentazione costituisce solo uno dei fattori che possono favorire la ritenzione idrica; svolgere una regolare attività fisica, e magari fare qualche sauna, può essere molto utile per favorire l’eliminazione dei liquidi ed accelerare cosi gli effetti della dieta. La staticità, infatti, favorisce il ristagno dei liquidi soprattutto negli arti inferiori. Dunque, per chi non ha il tempo di andare in palestra o fare sport con regolarità è importante camminare a piedi per favore la circolazione e per mantenere ben funzionante il sistema cardiocircolatorio. Può essere sufficiente una passeggiata giornaliera di 20- 40 minuti.
Per chi soffre di ritenzione idrica sono maggiormente indicate le attività a basso impatto come il nuoto, l’acquagym, la bicicletta, in tutte le sue forme dallo spinning alla cyclette, e naturalmente tutti gli esercizi di tonificazione muscolare.
Le attività come la corsa e l’aerobica invece vanno praticate con estrema cautela in quanto gli impatti possono non giovare al sistema circolatorio.
Per contrastare la ritenzione idrica in modo ancora più efficace oltre a seguire tutte le regole sopraindicate si può ricorre all’assunzione di tisane a base di erbe naturali che contribuiscono a favorire l’eliminazione dei liquidi in eccesso.
Possono essere preparate con diverse erbe dall’azione diuretica come, la gramigna, il tarassaco, le foglie di frassino.
Come procedere: In una tazza di acqua bollente mettere in infusione un cucchiaio di queste erbe, per una decina di minuti, filtrate il tutto e bere. Questa operazione andrebbe ripetuta un paio di volte al giorno. |
Mai aggiungere zucchero alle tisane, l’unica eccezione consentita occasionalmente è costituita da un cucchiaino di miele. Generalmente, non è consigliabile conservare le tisane per poi riscaldarle prima dell’assunzione, vanno preparate e bevute al momento.
Anche il te verde ha effetto diuretico se assunto quotidianamente magari al posto del caffè. In una tazza di acqua calda, mettete in infusione una bustina di tè verde. Bevete il tè due volte al giorno.
Approfondisci i molteplici benefici del te verde.
La pilosella ha effetti diuretici e depurativi. Assumere 500-750 mg di estratto secco al giorno, da assumere lontano dai pasti per un periodo non superiore ai due mesi.
Puoi approfondire benefici e controindicazioni della Pilosella.
La betulla è un ottimo drenante da assumere sotto forma di compresse: una compressa al giorno per un paio di mesi.
Per favorire l'eliminazione dei liquidi in eccesso risultano utili trattamenti per l'intero corpo a base di oli essenziali di cipresso, geranio e limone o a base di sale inglese.
Trattamento a base di cipresso, limone e geranio. Cosa serve: olio essenziale di cipresso, olio essenziale di limone, olio essenziale di geranio e sale marino. Come procedere:
Trattamento per il corpo a base di sale inglese. Cosa serve: 500 grammi di sale inglese, un minerale (conosciuto anche come “sale amaro”) che si può trovare facilmente in farmacia oppure in erboristeria, a poco prezzo. Come procedere:
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Esistono infine trattamenti estetici come:
Il massaggio emolinfatico circolatorio che riequilibrando il funzionamento del sistema venoso e linfatico consente un più corretto nutrimento delle cellule e di eliminare il ristagno dei liquidi. Il massaggio Inizia dagli arti inferiori e continua sul dorso, sull’addome e sul torace, per terminare sugli arti superiori. Esso viene eseguito manualmente esercitando tre funzioni, pressione, spinta e ritmo, su tutto il corpo lungo le direzioni venose che coincidono con quelle linfatiche. La pressione, esercitata ritmicamente, determina una spinta meccanica al sangue che potrà defluire più agevolmente ossigenando le cellule.
Approfondisci come si esegue il massaggio emolinfatico.
Massaggio Shiatsu e ayurvedico, che sottendono una filosofia di base volta al benessere generale, e che sono anche utili per combattere la ritenzione idrica. Tali massaggi di origine orientale sono, infatti, tecniche di manipolazione che utilizzano i pollici ed l palmo delle mani per esercitare una pressione rilassante e tonificante su tutto il corpo che apporta un generale miglioramento dell’ organismo.
Scopri benefici e controindicazioni del massaggio Shiatsu.
La pressoterapia è invece un trattamento che si avvale di un macchinario dotato di bracciali, gambali e fascia addominale che, indossati dal paziente, vengono gonfiati gradatamente in modo da esercitare una pressione graduale che non deve superare la pressione minima arteriosa. In tal modo aumenta il flusso venoso e linfatico con conseguente miglioramento dei tessuti e riduzione del liquido interstiziale e della cellulite.
Puoi approfondire come agisce la pressoterapia contro la cellulite.
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