Nausea in gravidanza: quando inizia? Cause e rimedi

Consulente Scientifico:
Dottoressa Alessandra Cavallari
(Specialista in ostetricia)

La nausea è forse il sintomo più tipico della gestazione ed il più innocuo ma sfortunatamente anche quello più difficile da gestire e capace di tormentare le future mamme, mattina, pomeriggio, sera e a volte anche di notte! Scopriamo dunque come si manifesta: quando inizia, quando passa, perché arriva e quali sono i rimedi per metterla al tappeto!

    Indice Articolo:
  1. Quando inizia?
  2. Quando passa?
  3. Quanto dura?
  4. Caratteristiche
  5. Cause
  6. Rimedi

Nausea in gravidanza: quando inizia?

E’ la prima domanda:

Le mamme in gestazione avanzata e quelle che tengono il loro pargoletto tra le mani, già possono darvi la loro versione dei fatti, riguardo la nausea in gravidanza!

Qualcuna vi dirà che l’ha avuta già prima di fare il test, altre che invece l’hanno sperimentata per la prima volta verso la 5 o 6 settimana, altre ancora (quelle proprio fortunate) che non l’hanno “mai mai mai” avuta.

Qualche mamma si lamenterà della nausea dal primo fino al sesto o settimo mese, altre (quelle proprio sfortunate) l’avranno fino al parto.

E tutte loro hanno ragione!

Le future mamme che ne soffrono sono una percentuale davvero impressionante: tra l’80 e l’85%! Vale a dire quasi 9 mamme su 10!

Il Ministero della Salute nel 2012 ha messo nero su bianco l’incidenza di questo fastidiosissimo disturbo della gravidanza e le settimane in cui fa il suo esordio.

Di solito compare:

Nel 52% dei casi poi, la nausea è complicata dal vomito. E parliamo di 5 mamme su 10!

I numeri sono sufficienti per fare capire ad ogni donna che sta leggendo queste righe, di non essere la sola a vivere questo disagio della maternità.

Quando passa?

Anche in questo caso, le opinioni e le esperienze di ogni mamma sono diverse e per semplicità e chiarezza riportiamo i dati statistici del Ministero della Salute:

Entro le 16 o 20 settimane, la nausea passa per 87/ 91 mamme su 100...diciamo che quasi 9 mamme su 10 escono “dal tunnel”!

Purtroppo 1 mamma su 10, riferisce questo disturbo fino a termine o quasi della gravidanza!

Quanto dura?

Facendo un rapido calcolo, la durata media va da 8 a 16 settimane, cioè da 2 a 4 mesi. Naturalmente e per fortuna, non sempre con la solita intensità!

In effetti dura parecchio, non si può negare ma, nella maggior parte dei casi, non è pericolosa ed anzi si associa ad un positivo andamento della gravidanza e ad un minore rischio di aborto spontaneo!

Caratteristiche della nausea in gravidanza.

Facciamo chiarezza su tutti gli aspetti principali della nausea gravidica.

Attenzione! Quando il vomito è talmente forte da:

  • impedire alla mamma di trattenere, oltre ai cibi, anche le bevande (acqua o tè)

  • diminuire la quantità di pipì nella giornata

  • provocare vertigini e disorientamento

  • indurre perdita di peso rapida

  • accelerare i battiti cardiaci

Non si può più parlare di nausea gravidica.

Siamo in presenza di una condizione clinica patologica detta iperemesi gravidica, che spesso richiede il ricovero della gestante ed una terapia mirata per integrare i liquidi persi, contrastare il vomito e ripristinare un regime alimentare adeguato.

Cause: cosa la provoca?

Cerchiamo di mettere ordine tra le tante informazioni vecchie e nuove, scientifiche e popolari, fisiche e psicologiche, che riguardano l’origine della nausea gravidica.

Possibili cause biologiche della nausea durante la gestazione.

Premettiamo che, sebbene tutte queste spiegazioni siano più che plausibili, le ragioni della nausea in gravidanza, ad oggi, restano in gran parte sconosciute.

Aumento dei livelli di Gonadotropina Corionica Umana (HCG)

Questo ormone viene prodotto già pochi giorni dopo il concepimento ed i suoi livelli nel sangue materno aumentano fino alla 13esima settimana di gestazione. Se i feti sono due, i livelli di HCG sono ancora più alti. Questa possibile causa spiegherebbe perché le donne in attesa di gemelli hanno nausea molto maggiore rispetto alle gravidanze singole.

Aumento dei livelli di progesterone

Provoca un rilassamento dei muscoli involontari dell’apparato gastro intestinale. Come conseguenza della ridotta motilità il cibo resta nello stomaco della donna incinta molto più a lungo rispetto a prima della gravidanza. Ciò potrebbe, oltre alla nausea, indurre anche acidità di stomaco e stitichezza.

Aumentata sensibilità del sistema nervoso autonomo

Questa alterazione del sistema nervoso centrale, spiegherebbe anche altri sintomi spesso associati alla nausea come aumento della sudorazione e della salivazione in gravidanza.

Aumentata sensibilità del corpo ad organismi patogeni

Sono elementi potenzialmente dannosi e spesso contenuti nei cibi. Si ritiene che in questo caso la nausea possa essere un meccanismo protettivo dell’embrione in via di sviluppo ed il vomito serva ad allontanare dal corpo della mamma, sostanze pericolose per il bambino.

Reazione di “rigetto” del corpo materno ai tessuti embrionali

Si ritiene che i tessuti embrionali in formazione, possano essere inizialmente riconosciuti dal sistema immunitario materno,come qualcosa di “estraneo”.

Riacutizzazione dell’infezione da Helicobacter Pilori (Hp)

Questo batterio, scoperto solo pochi decenni fa, è il maggiore responsabile di patologie gastriche come ulcere e tumori e può restare latente nell’organismo di una persona, per molto tempo. E’ notizia recentissima che alcuni ginecologi dell’Ospedale di Torino abbiano accertato un legame tra nausea e vomito gravidici e riacutizzazione dell’infezione in gravidanza, nelle mamme positive all’ Helicobacter.

Possibili cause psicologiche.

Anche in questo caso, non è stato stabilito con assoluta certezza che una certa condizione psichica della mamma provochi nausea o vomito ad inizio gravidanza.

Tuttavia è importante precisare che uno stato d’animo sofferente, nella donna incinta, porta ad un peggioramento notevole dei sintomi anche più comuni ed una una ridotta tolleranza di tali fastidi.

Le possibili cause psicologiche della nausea in gravidanza sono:

Rifiuto inconscio della gravidanza.

Rifiuto inconscio dei cambiamenti corporei indotti dalla gravidanza (aumento di peso, accentuazione dei fianchi e dei seni).

Entrambe però sono state messe recentemente in discussione da diversi esponenti della psichiatria internazionale, tra cui l’italiano Raffaele Morelli, direttore dell’Istituto Riza di Medicina Psicosomatica.

Egli, infatti, afferma che questi sintomi sono assolutamente normali ed al contrario identifica qualcosa di anomalo quando la nausea manca! Può trattarsi, infatti, di un “eccessivo ed emotivo distacco” della mamma nei confronti del suo piccolo, quasi come a voler negare l’esistenza della nuova vita che cresce dentro di lei.

Rimedi naturali e farmacologici.

A meno che non siate in quella fortunata “elite” di mamme che hanno vissuto una o più gravidanze senza mai sapere cos’è la nausea, l’argomento rimedi è quello che più vi può interessare!

Innanzitutto diamo alcuni semplicissimi consigli, per ridurre al minimo questo fastidiosissimo disturbo del primo trimestre di gestazione.

Cosa evitare

Evitare di rimanere troppe ore a stomaco vuoto.

Eliminare o quasi cibi troppo difficili da digerire: fritture di ogni tipo, piatti molto calorici e molto elaborati, pieni di grassi o condimenti (panna, strutto, burro e olii vegetali in grandi quantità).

Evitare le bevande troppo zuccherate, specie a stomaco vuoto.

Nei momenti in cui la sensazione di disgusto si fa sentire, evitare il contatto o la vista di cibi o bevande particolarmente sgraditi (tipicamente il pesce, la carne cruda e le interiora).

Se possibile evitare anche di restare a lungo in ambienti affollati e chiusi, specie se ristretti (tram e metropolitane sono spesso nemici del primo trimestre di gravidanza!).

Cosa fare

Fare piccoli pasti ma frequenti nell’arco della giornata.

Preferire cibi secchi e salati a quelli “umidi” e dolci (meglio i crackers o le fette biscottate, del budino al cioccolato, specie la mattina a colazione!).

Provare a mangiare qualcosa, anche solo un biscotto secco, prima di alzarsi dal letto la mattina.

Mangiare più frutta fresca e carboidrati, rispetto a cibi con alto contenuto di grassi e zuccheri semplici (ad esempio la frutta candita tanto diffusa nel periodo natalizio..).

Bere spesso tra un pasto e l’altro, anziché bere molto durante i pasti.

Se gradite, provare bevande leggermente gasate, al posto di quelle lisce.

Vediamo ora tutti i rimedi per alleviare il più sgradevole disturbo della gestazione.

Vitamine B6 e B12

L’integrazione di Piridossina o vitamina B6 è fondamentale per il corretto funzionamento dell’organismo, del sistema nervoso e di quello immunitario. Nelle donne incinte con nausea, sembra dare discreti risultati nell’attenuare questo disturbo così sgradevole. Sfortunatamente invece pare non avere alcun effetto riduttivo nei casi di vomito.

Approfondisci a che serve la vitamina B6

I dosaggi consigliati vanno da 10 mg in Gran Bretagna, fino a 25/75 mg, negli Stati Uniti ed anche in Italia. Vista una così grande variabilità, occorre sempre chiedere informazioni al ginecologo.

La vitamina B12 detta anche Cobolamina, grazie al suo contenuto di minerali essenziali ed all’attività energizzante, sembra avere effetti riduttivi sull’emesi gravidica ma per il momento non ci sono studi clinici che lo confermino.

Prima che qualche mamma, alle prese con questi disturbi dell gestazione, si precipiti in farmacia ad acquistare l’ennesima confezione di costosissimi integratori alimentari, è opportuno tuttavia ricordare che entrambe queste vitamine sono contenute in elevate quantità negli alimenti di largo consumo come il pesce (tonno e merluzzo), le carni (manzo, pollo, tacchino) ed alcune verdure (spinaci e patate).

Inoltre ad inizio gravidanza, il ginecologo prescrive sempre un multivitaminico specifico per questo momento pertanto questa integrazione di vitamina B è già sufficiente (nei casi di nausea lieve e moderata) soprattutto se unita ad un regime alimentare adeguato.

Nausea in gravidanza: un aiuto dallo Zenzero

Questa radice dal profumo pungente, fresca oppure come estratto officinale, è una grandissima alleata delle future mamme alle prese con nausea ed anche iperemesi gravidica!

Le proprietà terapeutiche derivano dagli olii essenziali ma anche da resine e mucillagini contenuti nello zenzero, che facilitano i processi digestivi.

Puoi approfondire le proprietà dello zenzero

Gli studi clinici che lo dimostrano sono ormai parecchi dal 2000 fino ad oggi. Non sono state evidenziate controindicazioni per mamma né feto e dunque, oltre all’efficacia, la sicurezza di utilizzo rende lo zenzero uno dei rimedi consigliati, anche nelle linee guida del Ministero della Salute italiano.

Le formulazioni sono molte: tisane, infusi, biscotti vanno bene per sperimentare l’efficacia di questo rimedio ed anche soddisfare il palato delle mamme più golose!

Se occorre qualcosa di più “concentrato”, esistono sciroppi, compresse e capsule, da assumere però, come sempre nei casi di integratori o farmaci, su indicazione medica.

Sollievo con i Ghiaccioli

Si, avete letto bene.

I ghiaccioli, simili a quelli che si mangiano in spiaggia per alleviare la calura estiva, hanno un effetto benefico di attenuazione della nausea anche in gravidanza, presumibilmente dovuto alla freschezza del ghiaccio stesso. A confermarlo l’Associazione Ostetrici e Ginecologi Ospedalieri Italiani (AOGOI), nel 2011. Sebbene la notizia non sia nuova, i “lollipop”, questo il nome inglese dato ai ghiaccioli anti nausea, non sono molto diffusi in Italia eppure le mamme che li hanno provati, sono rimaste davvero soddisfatte. Certo i gusti sono insoliti, camomilla e zenzero sembrano i più efficaci ma anche il classico limone da buoni risultati.

La stagione invernale alle porte forse non è alleata di questo rimedio ma vista la semplicità ed il basso costo di un ghiacciolo al limone, può valere la pena fare un tentativo anche a novembre o dicembre, giusto?

Attenzione alla Liquirizia

Radice dal sapore deciso, somiglia ad un bastoncino di legno e molte mamme se la ricordano dall’infanzia. A differenza però dello zenzero, la letteratura scientifica non ha mai stabilito la sua efficacia contro nausea e vomito in gravidanza mentre è molto nota un’ importante controindicazione: la liquirizia è tra i pochi alimenti ad aumentare in modo significativo la pressione arteriosa.

Ecco perché l’uso in gravidanza non è consigliato.

Tra le complicanze più temibili della gestazione, infatti, ci sono proprio gli aumenti della pressione sanguigna, che vanno evitati in ogni modo.

Dunque mamme, sebbene masticare un pezzetto di liquirizia nei momenti di nausea non sia particolarmente pericoloso se fatto ogni tanto, non può comunque essere considerato un rimedio vero per il vostro disturbo!

L’Omeopatia contro la nausea.

Partendo dal principio molto semplice che “simile cura simile”, la disciplina omeopatica propone il trattamento di molti disturbi della gravidanza, con sostanze derivate da vegetali o animali, a dosaggi molto bassi, in grado di dare sollievo senza dare effetti collaterali.

Raramente è sufficiente un solo principio attivo. Di solito, in omeopatia, si associano diverse sostanze, ciascuna delle quali “copre” un sintomo specifico.

Vediamo alcuni esempi.

Sepia

E’ottenuta dalla diluizione del nero di seppia, quello con cui si può condire il risotto! E’ il più tipico di tutti i prodotti omeopatici per la gravidanza e si ritiene adatto nei casi di difficoltà digestiva e nausea anche solo alla vista od all’odore del cibo.

Bryonia

Questo rimedio deriva dalla radice dell’omonima pianta e viene ritenuto particolarmente adeguato a trattare il vomito e la nausea che si aggravano con il movimento. Vale a dire tutte le mamme che non accusano i sintomi, ad esempio, durante il sonno ma ne soffrono particolarmente durante lo svolgimento delle normali attività quotidiane.

Nux Vomica

Particolarmente indicata quando i sintomi prevalenti sono nausea e vomito dopo i pasti.

Questi sono solo alcuni dei rimedi omeopatici con cui trattare la nausea. Ne esistono molti altri ma quale combinazione, quanti granuli assumere, quante volte al giorno e quanto a lungo, sono informazioni che saprà fornire l’omeopata o il farmacista specializzato.

Fiori di Bach

Anche nell’ambito della floriterapia si può trovare un sollievo dai fastidi tipici della gravidanza. Il principio guida è la capacità dei fiori di modificare profondamente gli stati d’animo e com’è facile intuire la nausea può essere complicata ed aggravata da uno stato di tristezza e malessere anche mentale.

I Fiori più utilizzati sono:

  • Walnut

  • Schlerantus

  • Cherry Plum

Gli stati d’animo prevalenti sono bisogno di protezione, difficoltà a gestire i cambiamenti di umore ed emozioni altalenanti. Quindi mamme, se vi sentite in questo modo avete appena individuato alcuni fiori in grado di riportare equilibrio nei vostri stati d’animo.

Come nel caso dell’omeopatia, questi fiori sono solo alcuni tra quelli maggiormente usati.

Gli specialisti di medicine alternative, certificati e riconosciuti, sapranno indicare quali tipi di fiori sono indicati per alleviare i sintomi specifici di ogni mamma.

Agopuntura ed Acupressione.

Questi due rimedi, appartenenti all’antichissima medicina cinese ma ormai scientificamente riconosciuti, anche dalla medicina tradizionale, hanno in comune la zona su cui agire: P6.

La sigla indica un punto ben preciso situato nella parte interna del polso, circa tre dita sotto alla piega.

In questa sede si può effettuare l’agopuntura ma anche l’acupressione o digitopressione ovvero si può premere con le dita o con un apposito bracciale, (in vendita su internet ed in farmacie specializzate), senza dover per forza ricorrere all’uso degli aghi.

Farmaci contro la nausea in gravidanza: quali sono e quando usarli.

Indubbiamente esistono casi in cui i rimedi naturali non danno gli esiti sperati e la mamma, stanca di nausea e soprattutto vomito, chiede al medico un aiuto di tipo farmacologico tradizionale.

Le sostanze usate in questi casi sono:

Quando c’è di mezzo un pancione (o anche solo un pancino, ad inizio gestazione), vale sempre il consiglio di limitare l’uso di farmaci a situazioni particolarmente gravi o complicate.

Informazioni Sugli Autori:

Consulente Scientifico:
Dottoressa Alessandra Cavallari
(Specialista in ostetricia)

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