Mancanza di autostima

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La mancanza di autostima è una condizione che può influenzare molto la vita di una persona. I problemi di autostima possono infatti limitare le esperienze nelle relazioni sociali, nelle opportunità lavorative, nella piena espressione del proprio potenziale e dei propri desideri diventando così un limite per la felicità e serenità complessiva.

    Indice Articolo:
  1. Autostima e concetto di se
  2. Le cause di mancanza di autostima
  3. Sintomi
  4. Le conseguenze personali e sociali
  5. Che fare?
    1. La terapia psicologica

Per esprime una valutazione sulle proprie qualità fisiche, caratteriali ecc. è necessario che il soggetto paragoni le sue caratteristiche personali con quelle di altri soggetti, in base a questo confronto si può ritenere la propria persona migliore, simile o peggiore di quelle con cui la si è paragonata. Quando si ha un giudizio di se tendenzialmente positivo sotto tutti gli aspetti ci si trova di fronte a soggetti che hanno una forte autostima, quando i risultati dei confronti sono variabili e dipendono dagli ambiti in cui si è effettuato il paragone ci si trova di fronte a soggetti più o meno normali, quando invece il confronto da sempre un esito negativo si può parlare di mancanza di autostima. Per capire come, la mancanza di autostima può interferire sulla vita di un soggetto può essere utile chiarire prima di tutto cosa si intende per autostima.

Concetto di sé e mancanza di autostima.

Spesso autostima e concetto di sé vengono utilizzati senza distinzione ma in realtà esiste una differenza in quanto il concetto di sé è l’insieme di elementi e valutazioni con cui una persona descrive sé stessa, qualità fisiche, caratteriali ecc.., l’autostima invece dipende sia da fattori interni che da fattori esterni, dipende cioè non solo dalla valutazione che la persona fa di sè stessa, ma anche dalla reazione emotiva che la persona riesce ad avere nei confronti della valutazione di se che gli viene dagli altri. Approfondendo ancora la questione possiamo dire che il concetto di sé può essere reale, valutazione oggettiva della proprie qualità e caratteristiche, ed ideale, qualità e caratteristiche che si vorrebbe avere, legate strettamente al contesto sociale, l’autostima aggiunge al concetto di sé un fattore emotivo tanto più influente quanto maggiore è il dislivello che si percepisce tra sé oggettivo e sé ideale.

Da quanto detto si può facilmente intuire che esiste un rapporto causa-effetto tra concetto di sé e mancanza o no di autostima.

Più la persona si discosta dal concetto di se ideale più sarà insicura e convinta di non meritare la stima degli altri, la sua risposta emozionale sarà dunque negativa e ci si troverà di fronte ad un soggetto con una più o meno forte mancanza di autostima.

Le persone con bassa autostima diventano dunque insicure, timide ansiose e possono giungere a malattie psichiche quali ansia e depressione.

Naturalmente al contrario più il soggetto si avvicina al concetto di se ideale più riesce ad essere sicuro e stimato agli occhi degli altri, più viene considerato positivamente dagli altri, maggiormente positiva sarà la sua risposta emozionale e più alta la sua autostima. Vediamo adesso di capire perchè quali sono i fattori che condizionano la presenza di autostima.

Cause della bassa stima di se stessi.

Secondo alcuni studi vi sarebbero addirittura delle caratteristiche genetiche che influenzano l’autostima. Sicuramente questa è strettamente collegata all’educazione ed all’ambiente familiare sociale e culturale in cui il soggetto trascorre l’infanzia e l’adolescenza che sono fasi molto delicate per la formazione del carattere e della emotività di un individuo. E’, infatti, durante l’infanzia che il bambino comincia a sentire l’inadeguatezza nei confronti di genitori ed insegnanti con cui si confronta quotidianamente. Tra le principali cause di mancanza di autostima troviamo perciò un infanzia in qualche modo complicata.

Non solo eventi traumatici, quali abbandono o maltrattamento, ma anche aspettative irreali e giudizi troppo severi possono essere vissuti dal bambino e dall’adolescente come una mancanza, che innesca il meccanismo tra il bisogno di comportarsi bene per piacere ed il ricevere quindi affetto e stima, nasce cioè quel sentimento di mancata accettazione che da adulto si trasforma in mancanza di autostima.

Sebbene eventi particolarmente traumatici come un licenziamento improvviso, una forte delusione d’amore, un divorzio ecc.. possano mettere a dura prova l’autostima anche nei soggetti adulti, di solito la mancanza di autostima è una condizione che accompagna il soggetto fin dall’età della formazione e che se non affrontata ne può condizionare anche pesantemente la vita.

L’autostima può andare poi ad aumentare o decrescere in base ai successi negli studi, nel lavoro e nell’affermazione sociale che un soggetto raggiunge nel corso della sua vita.

Come si manifesta questa carenza: i sintomi.

Fin qui abbiamo visto cosa significa e come si determina la mancanza di autostima, vediamo ora di imparare a riconoscere i sintomi, i segnali che possono esserci d’aiuto nel capire se noi o un nostro caro ha una scarsa stima di se stesso.

Ansia cronica. Quando non si ha fiducia nelle proprie capacità si vive in un costante stato di ansia che aumenta soprattutto quando ci si trova di fronte a prove particolari come ad esempio un interrogazione a scuola, una gara sportiva, un esame, per cui il soggetto si sente totalmente impreparato indipendentemente dall’impegno profuso nella preparazione.

Chiusura in se stessi. Con il passare del tempo, se non affrontati, questi stati d’ansia possono diventare invalidanti portando il soggetto a chiudersi in se stesso e rinunciare a priori ad ogni tentativo perdendo opportunità lavorative o sociali importanti.

Forte senso di autocritica. Le persone che hanno una bassa autostima sviluppano un forte senso di autocritica verso loro stessi mettendo in discussione, e spesso vedendo in una luce negativa, ogni loro azione e scelta, si sentono sempre inadeguate e non all’altezza della situazione, sono costantemente ossessionate dal giudizio degli altri e finiscono, in tal modo, per non essere mai naturali e spontanee, ogni loro azione e scelta viene condizionata da quello che ritengono possa far piacere agli altri, arrivando nei casi più gravi a forme di ossessione e paranoie.

Esaltazione ed invidia degli altri. Chi ha una scarsa stima di se tende spesso ad esaltare in maniera sproposita le qualità di chi gli sta attorno e spesso vive come una forma di fallimento personale anche i successi lavorativi e sociali di amici e parenti provando invidia nei loro confronti e condizionando per questo anche i rapporti affettivi. Senso di vergogna a difficoltà a chiedere aiuto. La condizione di chi soffre di scarsa autostima è resa ancora peggiore dal senso di vergogna che la persona coinvolta prova a parlarne e a chiedere aiuto. Per questo motivo è molto importante che i genitori seguano con attenzione lo sviluppo dei figli insegnando loro a dare il giusto peso a successi e fallimenti in modo da aiutarli a stabilire un rapporto sano con loro stessi e a non soffrire di mancanza di autostima.

Sintomi fisici. Alle manifestazioni psicologiche spesso si accompagnano anche manifestazioni fisiche quali sudorazione, rossore o pallore balbuzie tremore e tachicardia che aggravano lo stato di disagio abbassando ulteriormente l’autostima.

Conseguenze della mancanza di autostima.

La mancanza di fiducia in se stessi è un fattore di rischio per molte patologie sia fisiche che psichiche. I soggetti che hanno scarsa stima di se possono incorrerre in tossicodipendenza o alcolismo depressione, psicosi, disturbi del comportamento alimentare ed in alcuni casi perfino arrivare a compiere atti di violenza verso se o verso terzi.

In molti casi quindi la mancanza di autostima condiziona in modo determinante la vita sociale, lavorative ed affettiva del soggetto, l’insicurezza personale infatti accostata a sentimenti di gelosia ed invidia può portare nel tempo a deteriorare rapporti di coppia, amicizie ecc..

La conseguenza peggiore della mancanza di autostima è forse però che coloro che non riescono a risolvere i loro problemi di autostima spesso sono genitori assenti o aggressivi e possono quindi causare gravi problemi psichici ai figli.

Cosa e come fare: i rimedi per migliorare la stima di se.

Per tutti i motivi che abbiamo cercato di esporre risulta chiaro che è essenziale seguire il corretto sviluppo emozionale dei ragazzi a partire dall'infanzia e dall’adolescenza.

E’ in questa fase che i genitori e gli educatori devono dare il giusto peso ai successi e ad eventuali fallimenti, senza riversare sui ragazzi le proprie aspettative, ma aiutandoli a sviluppare la propria personalità e le proprie inclinazioni ed a crescere con un sano rapporto col proprio concetto di sé. Per questo motivo i genitori non dovrebbero aver paura di chiedere consiglio e confrontarsi anche con un esperto per affrontare nel modo migliore le diverse fasi di crescita del ragazzo.

Ma cosa fare quando si è adulti ed il danno è ormai fatto? Non tutto è perduto, ecco qualche consiglio sui rimedi migliori per affrontare lo stato di disagio:

Puoi approfondire gli esercizi che aiutano a riacquistare la stima di se stessi, da fare con costanza e tempo.

Psicologia e psichiatria.

Il trattamento dei disturbi della personalità tra cui l’autostima trova nella psicoterapia un valido aiuto.

Lo psico terapeuta, infatti, indaga le cause del disagio e cerca di far comprendere al paziente l’inadeguatezza dei suoi comportamenti.

La terapia per la mancanza di autostima dura da un minimo di un anno ad un massimo di tre anni e si articola in:

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