La dieta è senza dubbio il rimedio più efficace contro la diarrea. Ma cosa mangiare per cercare di calmare gli attacchi e ripristinare l’equilibrio? Quali alimenti invece sono da evitare? Scopriamo qual’è l’alimentazione corretta in base ai diversi tipi di diarree per evitare di incorrere in spiacevoli conseguenze.
La diarrea è il sintomo di un disturbo digestivo che può sottintendere una patologia più o meno grave. Per guarire quindi da tale disturbo è necessario scoprire ed affrontare prima le cause scatenanti.
Tuttavia quando si manifestano episodi di diarrea seguire una dieta adeguata è praticamente necessario per cercare di consolidare delle feci e ristabilire soprattutto l’equilibrio idro-salino dell’organismo.
Inoltre alcune diarree ricorrenti proprio per la loro caratteristica frequenza vanno gestite proprio con l’alimentazione.
E’ bene chiarire però che perché si possa parlare di diarrea è necessario che si verifichino due condizioni concomitanti:
emissione di feci liquide o comunque non formate,
necessità di espellere le feci frequentemente, minimo quattro cinque volte al giorno.
La presenza di una sola di queste condizioni esclude che si possa parlare di diarrea.
I diversi tipi di diarree. Prima di affrontare i rimedi e quindi la dieta, occorre però specificare che esistono diversi tipi di diarrea, che in generale vengono classificati in base alla durata delle manifestazioni, come:
Le diarree croniche hanno una durata superiore alle 3-4 settimane e sono di solito quelle più gravi, alla cui origine possono esserci patologie come forme di tumore al colon, gravi infiammazioni, come ad esempio la malattia di Crohn ecc… Le diarree ricorrenti sono quelle forme che compaiono spesso per brevi periodi e sono legate ad allergie ed intolleranze alimentari, stress ecc… Le diarree acute invece sono quelle causate da forme infettive come la salmonella o la cosiddetta diarrea del viaggiatore, forma di diarrea che colpisce soprattutto gli occidentali che visitano i paesi con precarie condizioni igienico sanitarie. |
Come detto sopra, qualunque sia il tipo di diarrea la terapia più immediata nella fase acuta è quella di adottare alcune norme alimentari:
bere acqua con sali minerali per reintegrare i liquidi persi,
evitare alcolici, caffè, che contengono sostanze irritanti per le mucose intestinali;
evitare latte ed altri alimenti che possono causare intolleranze;
mangiare cibi leggeri poveri di grassi e divisi in pasti ben distribuiti nell’arco della giornata per non affaticare l’intestino;
assumere alimenti poveri di fibre.
Approfondisci cosa sono ed a cosa servono le fibre.
Per cercare di reidratare l’organismo e ricompattare le feci invece può essere utile bere un preparato facilmente realizzabile in casa aggiungendo ad un litro d’acqua due cucchiaini di zucchero, mezzo di bicarbonato, mezzo di sale ed un po’ di succo di limone. |
La dieta sarà liquida per le prime 24 ore per assicurare il giusto apporto di liquidi, e poi integrata con alimenti solidi.
In caso di diarrea non sempre le opinioni sono univoche, cerchiamo dunque dunque di scoprire le verità eliminando quelli che sono falsi miti e credenze prive di fondamento:
molti sono i sostenitori della dieta BRAT acronimo di banane, riso, mele e te, ma oggi si ritiene che tale dieta sia troppo restrittiva e soprattutto squilibrata e che molti sono i cibi che possono essere mangiati senza causare problemi;
la famosa dieta in bianco da seguire necessariamente in caso di diarrea va oggi riveduta: si al riso molto cotto e ricco di amido, no alla pasta al burro o al brodo;
anche la classica tazza di te caldo non è ritenuta idonea in quanto il te è un alimento irritante per le mucose;
frutta e verdure da sempre considerate nemiche della diarrea perchè ricche di fibre, vengono rivalutate. Alcuni tipi di frutta, infatti, sono ricchi di pectina ed alcune verdure cotte sono povere di fibre e quindi utili a curare la diarrea.
Di seguito vengono quindi riportati gli alimenti da evitare e quelli che sono invece benefici e quindi possono essere consumati.
alimenti ricchi di grassi, come fritti e dolciumi, condimenti particolarmente pesanti o piccanti; salumi e formaggi fermatati;
pasta, pane o altri prodotti a base di farina integrale e ricchi di fibra;
Legumi, piselli e cipolle che possono causare gonfiore addominali;
verdure quali broccoli, cavoli, sedano, fave, pomodori
frutta come prugne, fragole, fichi pere, uva, more ricchi di zuccheri;
frutta secca come mandorle, noci e nocciole ricche di grassi;
latte che, in assenza dell’enzima lattasi ridotto dalle scariche, non solo non viene digerito, ma provoca altri sintomi come gonfiore e meteorismo.
pasta ed altri farinacei non integrali, meglio ancora se si prediligono fette biscottate crack o se si cerca di tostare il pane;
riso molto cotto ricco di amidi;
carni magre e pesce, meglio se bolliti o cotti ai ferri;
prosciutto sgrassato ed altri insaccati magri come ad esempio petto di tacchino o la bresaola;
verdure, quali spinaci, lattuga, zucchine, patate, carciofi e carote meglio se cotti ed in quantità non abbondanti;
frutta, quale mela, ananas, banane, pompelmo, ricca di pectina che aiuta a rendere le feci più consistenti;
succo di limone astringente e battericida;
formaggio come il grana padano povero di lattosio;
te che ha proprietà reidratanti e depurative;
yogurt con fermenti lattici vivi per ripristinare la flora batterica.
In ogni caso quando l’attacco di diarrea, persiste nonostante la dieta, è sempre meglio chiedere un parere al proprio medico ed approfondire le cause scatenanti.
Sebbene, infatti, la diarrea spesso sia un sintomo passeggero, può essere provocata da una vasta gamma di patologie gastrointestinali.
Inoltre, se si manifesta per periodi prolungati, può essere molto destabilizzante per il soggetto che ne soffre.
Il fatto che le feci si presentino molto acquose infatti comporta una perdita di sali minerali e vitamine che e a lungo andare può portare alla completa disidratazione del soggetto soprattutto per bambini ed anziani, e può favorire anche la comparsa di acidosi metabolica (aumento di acidi nel sangue) e calcoli renali.
Colazione a scelta tra: |
1 Yogurt bianco, 2 crostini di pane bianco con prosciutto magro, latte senza lattosio con cereali, frutta (banana, mela grattugiata, ananas, mirtilli) |
Spuntini: metà mattina, metà pomeriggio |
frutta (mela, banana, ananas), infuso di camomilla con crostini, succo di mela o di pompelmo, crostini con bresaola, carote crude.. |
Pranzo e cena a scelta tra primi, secondi, contorni e frutta: |
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