Dieta Blackburn

Consulente Scientifico:
Dottoressa Margherita Mazzola
(Specialista in biologia e nutrizione)

La dieta Blackburn porta il nome del medico americano che la mise a punto all’inizio degli anni settanta per combattere problemi di obesità e di sovrappeso.Per i principi che segue questo tipo di dieta può essere associata ad altri tipi di diete iperproteiche come la dieta Atkins e la dieta chetogenica, anche nella Blackburn infatti vi è una sorta di digiuno simulato, che viene realizzato grazie all’assunzione di prodotti specifici che hanno un contenuto proteico altissimo ma sono poveri di carboidrati e del tutto privi di grassi, al fine di perdere peso e preservare la massa magra. E’ una dieta che da sicuramente molti risultati ma che non è priva di rischi per la salute e per questo motivo non è adatta a tutti e va fatta solo sotto stretto controllo medico.

    Indice Articolo:

Cosa è la dieta Blackburn e come funziona?

La dieta Blackburn è una dieta è molto restrittiva, viene anche chiamata digiuno proteico, poiché consente l’assunzione soltanto di aminoacidi, o di alimenti fortemente proteici, ed elimina completamente l’assunzione dei carboidrati, per cui è una dieta fortemente ipocalorica, fornisce circa 400 kcal. Dal punto di vista del perdere peso questa dieta funziona molto bene poiché il dimagrimento che si ottiene è fino a 500 g giornalieri, per cui in un mese si possono perdere fino a 7 – 8 kg. Questa dieta però è anche molto rigida, poiché basta una minima assunzione di carboidrati per vedere fallire i propri risultati. Oltre a favorire il dimagrimento la dieta Blackburn ha anche la funzione di liposuzione alimentare, infatti è in grado di andare a rimuovere le adiposità localizzate in determinati punti del corpo, esempio gambe e glutei.

Il principio di funzionamento è l’instaurarsi nell’organismo dello stato di chetosi, uno stato che solitamente si crea quando l’organismo è a digiuno da molti giorni e quindi non ha riserve di glucosio e per sopperire a questa mancanza attiva la lipolisi, cioè la degradazione degli acidi grassi, che producono come prodotto di scarto i corpi chetonici responsabili appunto dello stato di chetosi. Durante il digiuno vero e proprio l’organismo però degrada anche la massa magra composta da proteine per cui si ha una perdita non solo di grasso ma anche di muscoli. Per questo motivo la dieta Blackburn prevede l’assunzione soltanto di cibi proteici di modo da far si che l’organismo vada in chetosi per l’assenza di glucosio, ma nello stesso tempo preservi la massa magra e demolisca solo la massa grassa. Inoltre l’effetto di liposuzione alimentare è ottenuto grazie al fatto che l’assunzione di aminoacidi, specialmente quelli essenziali, aumenta la produzione dell’ormone della crescita, il GH, che a livello del tessuto adiposo agisce inibendone la sintesi. Di conseguenza non solo si ha degradazione del tessuto adiposo ma non si ha nuova formazione di grasso e l’effetto è quindi una perdita di peso e di massa grassa.

Le fasi della dieta Blackburn, cosa e come mangiare.

La dieta prevede due fasi principali in cui si mangiano solo proteine, verdure e integratori a base di aminoacidi, che si consiglia di non protrarre per più di 20 giorni in quanto poi la dieta inizia a perdere la sua efficacia dimagrante, ed una fase di mantenimento in cui si iniziano a reintrodurre tutti gli alimenti.

Finite queste tre fasi si può tornare ad un’alimentazione normale che prevede l’assunzione di tutti gli alimenti.

Alimenti e integratori.

Gli alimenti previsti dalla dieta Blackburn sono soltanto alimenti proteici e alcune verdure, i grassi, i carboidrati e gli zuccheri, compresi quelli della frutta, non devono essere assolutamente presenti. Inoltre è prevista un’integrazione aminoacidica attraverso l’uso di integratori specifici a base di aminoacidi.

Alimenti.

Gli alimenti consentiti sono alimenti ad alto contenuto proteico come le carni, rosse come il bovino o bianche come pollo o tacchino, il pesce, evitando quelli che contengono molti grassi come il salmone, e le uova. Non sono previsti formaggi né salumi, in quanto contengono grassi, e non sono consentite tutte le verdure. Le verdure consentite sono spinaci, fagiolini, melanzane, zucchine, porri, indivia belga, insalata, broccoli e asparagi. E’ consentita anche la soia perché contiene molte proteine ma è povera di grassi.

Integratori.

Per seguire la dieta Blackburn si può ricorrere all’utilizzo di integratori sia sotto forma di preparati per pasti sostitutivi da sciogliere in acqua, sia sotto forma di bustine che contengono un gran numero di aminoacidi. Tra questi ultimi l’integratore più famoso è amin21k, progettato per questo tipo di dieta. Questo integratore contiene per il 78% proteine del latte e per la restante parte 21 aminoacidi, compresi quelli essenziali nelle corrette proporzioni, e potassio e la sua formula consente di aumentare i livelli di GH stimolando quindi la perdita di grasso e aiutando il mantenimento della massa magra.

Guida pratica della dieta Blackburn.

Vediamo adesso un esempio di menu giornaliero della dieta Blackburn e della fase di mantenimento.

Le prime due fasi della dieta sono quelle in cui si mangiano soltanto proteine, verdure e integratori proteici senza assunzione assoluta di carboidrati e zuccheri. Prevede la suddivisione dei pasti in tre pasti al giorno e l’assunzione di molta acqua, almeno due litri al giorno, che serve a fare in modo che l’organismo elimini i corpi chetonici che via via si fanno formando e che risultano tossici in eccesso.

Colazione:

caffè o the senza zucchero o con dolcificante, un integratore a scelta in base ai gusti.

Pranzo e cena:

I condimenti ammessi sono soltanto limone ed aromi, non va usato olio e i cibi vanno cotti a forno o alla griglia o al vapore.

Fase di mantenimento: esempio menù con schema giornaliero.

La fase di mantenimento è simile ad una dieta dissociata. Questo tipo di dieta prevede cinque pasti principali, e di non assumere carboidrati e proteine o proteine diverse durante lo stesso pasto. Inoltre la frutta va mangiata al di fuori dei pasti. Vediamo un esempio di menu settimanale.

Colazione:

per colazione durante la settimana scegliere tra le seguenti opzioni alternandole durante i giorni della settimana

Spuntino di metà mattina e di metà pomeriggio:

per lo spuntino scegliere tra le seguenti opzioni alternandole durante i giorni della settimana

Pranzo:

per il pranzo scegliere tra le seguenti opzioni alternandole durante i giorni della settimana

Cena:

per la cena scegliere tra le seguenti opzioni alternandole durante i giorni della settimana

Finita la fase di mantenimento, che va protratta fino a quando non si raggiunge il peso desiderato, si può ricominciare a mangiare in maniera normale.

Indicazioni, benefici, controindicazioni ed effetti collaterali.

In linea di massima la dieta Blackburn prevede una perdita di peso di circa 500 grammi al giorno, il che vuol dire poter perdere anche sette otto chili al mese, ed è pertanto adatta a coloro che devono perdere molto peso, quindi i grandi obesi, perché consente un dimagrimento veloce e in poco tempo e può essere utilizzata come primo approccio nel trattamento dell’obesità.

I benefici di questa dieta prevedono il dimagrimento rapido e soprattutto localizzato che consente di perdere peso e grasso nei punti voluti, come una vera e propria liposuzione. Inoltre questa dieta mantenendo alto l’introito proteico fa si che al dimagrimento non si associno smagliature o rughe perché le proteine incrementano la produzione dei tessuti di sostegno e del collagene per cui non si dovrebbero verificare particolari inestetismi a livello estetico.

Come le altre diete iperproteiche anche la Blackburn potrebbe però avere gravi danni sia sulla salute che sulla forma fisica, l’eccessiva produzione di corpi chetonici può provocare dei danni sia al sistema nervoso che a quello circolatorio, inoltre un assunzione calorica cosi drasticamente ridotta ha come diretta conseguenza un rallentamento del metabolismo basale, il che può far si che una volta che si riprende a mangiare in modo normale si riacquistino tutti i chili persi, più gli interessi. Per tutti questi motivi è di fondamentale importanza che questa dieta vada fatta sotto stretto controllo medico, è necessario infatti che prima di iniziare la cura il soggetto sia sottoposto a test ed esami che verifichino il suo stato di salute, solo dopo aver avuto i risultati il dietologo può stabilire il regime dietetico adatto al paziente e fornirgli il quantitativo necessario di pasti sostitutivi.

Nonostante però si tratti di una dieta iperproteica è sconsigliata a chi pratica sport di aumento di massa muscolare come il bodybuilding poiché è molto ipocalorica e non è adatta a chi sostiene un allenamento così intensivo.

E’ sconsigliata in gravidanza sia per l’eccesso di formazione di scorie azotate, a causa dell’eccessivo consumo di proteine, che sovraffaticano i reni, sia perché è fortemente ipocalorica e scompensata nei nutrienti e non è adatta a una donna incinta che ha bisogno di diete equilibrate e normocaloriche.

Altri effetti collaterali possono essere cefalea e alitosi durante l’instaurarsi della chetosi, il mal di testa è dovuto alla carenza di glucosio e si associa spesso alla debolezza, mentre l’alitosi alla formazione dei corpi chetonici che hanno un caratteristico odore di acetone.

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